
Anche se ne parliamo con semplicità la consapevolezza che vorrei suscitare oggi nelle tue cellule può avere un impatto totale sulla tua esistenza.
Per farlo utilizziamo un semplice esperimento. Ho attinto, inoltre, alcuni contenuti dal corso introduttivo di Smart Mind Art (strumenti per un uso intelligente della mente) che era disponibile in IMJO tempo fa.
Bene iniziamo. Gli attrezzi necessari sono solo un paio di occhiali da sole.
Svolgimento: inforca gli occhiali e continua la lettura. Ciò che vedi una volta che non sei più consapevole di indossare gli occhiali è per te la realtà cioè come le cose sono.
Se indossi gli occhiali abbastanza a lungo il cervello escluderà, infatti, il loro contatto sulla pelle del viso, delle orecchie e del naso e sarà proprio come se non li avessi addosso.
A quel punto non sei più consapevole degli occhiali. Di conseguenza non sei neanche più consapevole che ciò che vedono i tuoi occhi non è come le cose in realtà sono.
Come ti anticipavo entriamo adesso un attimo nel corso introduttivo di Smart mind Art .
Uno degli argomenti che si esaminano in maniera molto semplice nel corso, riguarda le prime priorità che il cervello cerca di perseguire in automatico.
Esse sono:
LE PRIORITÀ DEL CERVELLO
- 1Salvarti la vita rispetto un pericolo tangibile o semplicemente ipotizzato sulla base di esperienze precedenti (vissute o immaginate)
- 2Evitare sofferenza fisica/psicologica/ipotetica
- 3Procurarti piacere immediato fisico/psicologico/ipotetico
- 4filtrare la massa immensa e indiscriminata di dati provenienti dalle percezioni dei sensi per poter riuscire meglio a perseguire queste priorità.
Un'altra cosa molto utile riportata nel corso Smart Mind Art è che nello svolgere queste funzioni in modo automatico e a suo "autonomo giudizio" il cervello può prendere delle cantonate terribili che possono avere come conseguenza effetti opposti a quelli che voleva perseguire con le priorità di cui sopra.
Parleremo di quest’ultimo concetto in un altro articolo perché per ora non ci è strettamente necessario.
Bene, ora vediamo di collegare queste osservazioni tratte da SMA al nostro esperimento.
Indossi gli occhiali già da un po' e possiamo dire che con una certa concentrazione stai proseguendo la lettura.
Quando avevi inforcato gli occhiali, come dicevamo, il tatto ha segnalato al cervello il loro contatto e il cervello ne ha preso atto inizialmente.
Stabilito che non rappresentava un pericolo e che non sembravano esserci cambiamenti, il cervello ha applicato il filtro e in qualche modo tu probabilmente ora non sei più consapevole di indossare gli occhiali.
E questo è un bene perché così non ti danno nessun fastidio. Ma c'è anche il fatto che tutto ciò che i tuoi occhi vedono ora è filtrato dagli occhiali.
Ancora una volta può essere un bene se sei in spiaggia perché i tuoi occhi sono protetti dai raggi del sole ma diventa un male per il fatto che tu non sei consapevole di questo filtro e che colori e luci che vedi NON sono quelli reali.
Sì, lo so che non sembra un gran problema ma il fatto è che ciò che vedi determina la tua realtà. Seguimi ancora un attimino che ci siamo...
In verità indossiamo sempre degli occhiali che il nostro cervello costruisce via via che viviamo.
La nostra realtà, quindi, diventa sempre più assoggettata ai punti di riferimento che negli anni il cervello ha preso.
Alcuni di essi sono sacrosanti come ad esempio quello che se salti giù dal sesto piano ti sfracelli, ma altri possono essere completamente campati in aria.
Senza addentrarci ulteriormente prova ora a togliere e rimettere alcune volte gli occhiali da sole per renderti conto di quanto differente sia tutto ciò che osservi.
Immagina se questi occhiali fossero molto scuri o dotati di lenti tipo quelle degli specchi nei luna park.
Immagina che tu non sia consapevole né di indossarli e né che tutto ciò che vedi è completamente da essi distorto.
Che vita da incubo vivresti?
Diventare consapevoli degli occhiali che ha confezionato e che prosegue a rifinire il cervello in automatico con un lavoro continuo da quando siamo venuti al mondo è il primo, efficace e salutare passo verso una vita più consapevole, cioè sotto il nostro controllo e non sotto quello determinato dalle ombre cinesi proiettate da esperienze del passato sullo schermo della mente.
Uhm, meglio evidenziare questo concetto:
IL PRIMO PASSO VERSO LA LIBERTÀ
Diventare consapevoli degli occhiali con cui il cervello determina come noi vediamo le cose è il primo, efficace passo verso una vita più sotto il nostro controllo e non sotto quello determinato dalle ombre cinesi proiettate da esperienze del passato sullo schermo della mente.
E credimi, il ritrovarsi, inoltre, con occhiali molto “scuri” e deformanti è più la regola che un’astrazione.
Molti anni fa in uno degli innumerevoli e ahimè costosi corsi di studio su questi argomenti, mi venne insegnata una pratica estremamente utile per evitare che non prendessi mai con granitica certezza la realtà che percepivo con i sensi.
Tralasciando in questa sede il significato più avanzato di questo concetto, il suggerimento che mi veniva dato ripetutamente era quello di non essere mai certo dì qualcosa.
Perché? Perché nel momento in cui diamo per scontati un'opinione, un concetto, l'ineluttabilità di un esito e così via, il cervello come per il contatto prolungato con gli occhiali non vi bada più e quindi come prima conseguenza smetti di apprendere su quell'argomento.
Come seconda e anche più insidiosa conseguenza, poi, offri il fianco alla possibilità di prendere una sonora quanto inaspettata "legnata" a causa di qualcosa che non ti aspettavi perché davi per scontato di conoscere quella situazione o quella persona o come sarebbe andata a finire una determinata faccenda.
Inutile dirti quante volte questo insegnamento mi è stato utile e talvolta provvidenziale.
Allenarsi quindi a considerare il fatto che vediamo ogni cosa tangibile e non tramite questi occhiali, che sono diversi per ciascuno di noi come la vita di ciascuno è diversa da quella di qualsiasi altro, aumenta la nostra capacità di “vedere”.
Vederci meglio porta con sé una crescita.
La crescita a sua volta migliora la capacità di vedere cosicché si stabilisce un circolo virtuoso di crescita continua in cui vedere meglio porta a crescere e crescere porta a vedere meglio.

Adoperandoti per diventare sempre più consapevole che non vedi le cose per come sono ma per come i tuoi occhiali ti permettono di vederle, un passo alla volta la tua vita, come di solito accade qui in IMJO, cambia da “dentro”, che è il lato di essa più importante di tutti perché determina ogni altra cosa.
Ciò che vediamo e ciò che crediamo di vedere non sono differenti per il cervello e determinano completamente pensieri, azioni e reazioni.
Meglio quindi ricordarsi che degli occhiali da sole mooolto sofisticati che per di più determinano anche il significato di quello che gli altri ci dicono, li indossiamo sempre.
Naturalmente ora che sei cosciente di questi occhiali puoi toglierli.
Certo, sono ben radicati ma un po’ alla volta si può imparare a farlo sempre meglio perché, come spesso accade in questo nostro progetto, una volta che diventi consapevole di una cosa le togli il potere di dirigerti a suo piacimento.
Inoltre, uno dei capisaldi di Smart Mind Art è proprio darti istruzioni ben precise per toglierti gli occhiali e favorire una vista d'aquila....
E come dicono gli yogi, una volta che la tua vista diventa più limpida sarà difficile che scambierai un inerme rametto secco per un velenoso serpente che ti sta per aggredire…

Alla prossima.
Giuseppe
P.S.
Sto facendo del mio meglio per costruire un IMJO da cui tu possa trarre pace, ispirazione, benessere, forza realizzativa, supporto personale e tecniche.
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g.

