Abbiamo visto nei precedenti articoli numerose varie risorse che per un compositore produttore sono, come dire, il pane.
Realizzare un brano ben scritto e ben prodotto è un processo formato da molti elementi. Ognuno di essi concorre, nel bene o nel male, a formare il risultato finale.
Ognuno di essi è essenziale. Con il percorso IMJO Compositori-Produttori infatti puoi diventare padrone a un livello di assoluta competenza di ognuno degli elementi dei due mondi del compositore di oggi, cioè: quello della composizione e quello della produzione.
Divenire il compositore per essere il quale esisti!
È acquisire la padronanza di questi singoli elementi che farà di te il compositore produttore che in potenza sei, cioè, il compositore per essere il quale, esisti.
Che concetto semplice e straordinario è questo e quale portata esso ha per la propria esistenza.
Il progetto Imaginary Journeys, (lo stesso che ti sta portando questi articoli i quali sicuramente non ti sono arrivati per un caso), si fonda su un importantissimo principio da interiorizzare quanto più profondamente possibile per il proprio bene:
La vita che immagini, quella a cui aspiri ardentemente e per raggiungere la quale compi ogni giorno continui atti di volontà, è esattamente la vita per cui esisti.
Come dire, quel desiderio insopprimibile di scrivere e produrre musica tua non è un desiderio che hai per un qualche caso. Al contrario, è uno dei molti indizi preziosi che ti rivelano e guidano verso una vita felice.
Una vita per la quale hai tutte le capacità necessarie fin dalla nascita, così come le rondini hanno le ali e il desiderio di volare, i pesci di nuotare, i fiori di sbocciare. Non penseremmo mai che un uccellino stia compiendo in cielo tutte quelle evoluzioni per fare, chessò, lo spaccone…al contrario quella è la parte assegnatagli e per svolgerla ha di natura tutte le capacità e risorse necessarie.
Un totale cambio di gioco
Le cose non sono diverse anche riguardo il ruolo assegnato a ciascuno di noi. Insieme al ruolo assegnatoci, inoltre, anche noi riceviamo tutti i talenti e le capacità necessari a svolgere il nostro ruolo nella storia di ogni giorno dell’umanità.
È solo che è incredibilmente più complesso, rispetto a quello assegnato alla rondine, questo nostro ruolo
Anche solo scoprire quale esso sia, inoltre, può essere infinitamente più difficile per come è organizzato il nostro sistema di vita.
Imaginary Journeys può significare un totale cambio di gioco, in questa faccenda, e sono certo che te ne potrai accorgere, con il tempo, anche tu, indifferente l’età che tu abbia.
“Che tu abbia profonde radici quando soffieranno i venti dei cambiamenti” (Bob Dylan)
Bob Dylan cantava qualcosa tipo “Che tu abbia profonde radici quando soffieranno i venti dei cambiamenti...”. Non c’è metodo più sano ed efficace per formarsi potenti radici a prova dei tornado che la vita ci scaraventa addosso di quello di interiorizzare il principio cardine di IMJO: "La vita che immagini è quella per la quale esisti."
Ecco, è successo di nuovo, mi sono allargato giusto un po’...unica consolazione è che so per esperienza che non è certo avvenuto per un caso..(-:
Non c'è una nota di secondaria importanza
Bene torniamo alle nostre di evoluzioni. Dicevamo che ognuno degli elementi della tua musica è importante e concorre alla buona riuscita finale.
Ogni nota, la sua dinamica, a quale strumento è assegnata etc… tutto è parimenti importante.
Non c’è una nota di “secondaria” importanza. Tutte sono lì per uno scopo, e se questo scopo sembra non esserci, il ruolo di quella nota sarà quello di non far parte di quella tua frase, accordo, contrappunto etc. Cioè meglio cancellarla.
Henry Mancini mette in guardia dall’essere legati a ogni nota che scriviamo come fossero tutte dei nostri figli…Al contrario, bisogna essere implacabili nel tagliare tutto ciò che non sia lì per una ragione.
Il "pericolo" della perdita di controllo di un elemento.
A proposito dell’importanza ricoperta da ogni nota e sul “pericolo” di perdere il controllo sulla loro singola importanza, c’è da dire che è molto più facile che accada non scrivendole. Cioè componendo direttamente utilizzando una DAW, che ha il ruolo che una volta avevano i registratori.
Registrare direttamente idee musicali, per un compositore professionista, può essere solo un punto di partenza. Il cambio avviene quando cominci poi a mettere nero su bianco quelle idee che hai in qualche modo registrato, diciamo, improvvisando.
È importantissimo saper fermare un'idea musicale appena affiora alla mente
È anche importante avere un metodo, qualsiasi esso sia, per catturare una data idea. La puoi registrare canticchiandola nel telefonino, o scrivere al volo su un pezzetto di carta.
In un’intervista di qualche anno fa, Morricone raccontava che usava un qualsiasi pezzetto di carta. Per la mancanza di un pentagramma utilizzava i tagli addizionali. Egli, infatti, sottolineava che un’intuizione va subito fissata in qualche modo. Ciò perché essa, per sua natura, potrebbe volatilizzarsi e sparire nel mondo da cui ci era arrivata e non tornare più.
Come fare perché il cervello ci fornisca una miriade di ispirazioni
Aggiungo che il cervello, che è sempre alla ricerca di come economizzare energia, nel suo processo di scegliere cosa scartare dei milioni degli stimoli che ci arrivano costantemente, prende nota di ciò di cui noi prendiamo nota.
Cioè se fermiamo in qualche modo concreto, su carta o registrandola, una data intuizione, la mente acquisisce il dato che quella è una cosa importante e quindi ce ne fornirà di ulteriori.
Al contrario, cioè non prendendone diligente nota, stiamo inconsapevolmente comunicando al cervello che quella cosa non è importante e lui per economia la cancellerà e cercherà di escludere l’arrivo di altre.
Agghiacciante, vero? Quindi attenzione perché l’uso incauto delle nostre stesse sofisticatissime capacità può rivolgere a sfavore quelle che sono invece le nostre risorse mentali e non solo, più preziose.
Se la trascrivi essa si svilupperà...
Oltre a questa importantissima ragione per cui bisogna essere organizzati nel fermare eventuali idee, è lo scrivere, o il trascrivere in un secondo momento la bozza vocale o strumentale registrata, che permette di iniziare a sviluppare, da professionista, l’idea di partenza.. Cioè devi averla davanti agli occhi sul pentagramma.
A quel punto si può cominciare, per esempio a verificare l’estensione della melodia, quante note si stanno usando, se ci sono dei salti eccessivi o solo in una direzione etc.
Oltre a queste prime attenzioni, puoi giungere a interessanti sviluppi o elaborazioni delle idee grezze di partenza. Talvolta di queste idee di partenza resta poco. Altre volte, invece, vengono proprio ben messe a fuoco ed espresse efficacemente.
Tutto il mondo dei creativi è perfettamente a conoscenza che qualsiasi cosa ben disegnata, ben dipinta o ben composta è qualcosa che è stata RI-disegnata, RIi-dipinta o RI-scritta più volte.
Questo processo è possibile solo mettendo le cose nero su bianco, nel nostro caso. Solo così potrai pervenire alla migliore versione della tua musica.
Forse se non hai molta dimestichezza con la scrittura musicale dovrai fare un po’ di pratica e meglio ancora esercitarti in essa anche con veri e propri esercizi. Se hai problemi con la scrittura fammelo sapere nei commenti o scrivendomi.
Stai alla larga dal tuo strumento quando vuoi/devi iniziare a scrivere un nuovo pezzo
All’indicazione di scrivere la partitura, aggiungo un altro segreto che per molti non è più tale: stai alla larga dal tuo strumento quando cominci a scrivere un nuovo brano.
Solo così inizi una totale nuova avventura nella tua musica. Questo è valido anche per scrivere su commissione. Per esempio, anni fa producevo moltissimi jingle per i miei clienti imprenditori.
Mi sono sempre imposto di inventarli possibilmente fuori dallo studio, cioè per strada.
Qualche volta, infatti, cercavo di pervenire all’idea cardine del jingle mentre facevo ritorno dopo il briefing creativo con il cliente.
Il main theme della Soundtrack No.3 di IMJO (Magic River) che abbiamo utilizzato a proposito della scrittura melodica, cominciò a saltar fuori per strada. Naturalmente non potevo sapere in quel momento che dall’idea di partenza, quella per strada, poi ci sarebbe stato uno sviluppo che portò il brano ad una lunghezza di oltre 6 minuti, che al primo tema se ne sarebbero aggiunti altri due e, naturalmente, quali sarebbero stati i due ulteriori singoli delle variazioni.
Quindi oltre a scrivere tutto quello che ti è possibile, il secondo suggerimento è appunto di non usare le mani ma la mente per iniziare a comporre.
Come iniziare a utilizzare il MIDI
Detto questo gettiamo qualche base su come cominciare a lavorare con il midi.. Ci sono principalmente due modi di inserire le note.
Uno prevede l’uso di una DAW (Digital Audio Workstation) che è un software come Reaper, Cubase, Nuendo, Logic etc .Il secondo metodo è utilizzando un programma di scrittura musicale come Sibelius, Finale o i gli ultimi nati, Musicscore, Dorico etc.
Quale usare dei due metodi dipende da diversi fattori come ad esempio con quale dei due tipi di software si è più familiari, il grado di complessità della musica, quanto è importante che essa sia in forma scritta e, non da ultimo, quanto si è a proprio agio con la notazione musicale.
Poiché l’obiettivo del percorso IMJO compositori-produttori è di darti tutte le risorse necessarie per essere un professionista che lavora indifferentemente con orchestre piccole o grandi (reali e virtuali) la notazione è imprescindibile.
Ciò sia per le ragioni già esposte riguardo alla cura di tutti i dettagli del brano, sia perché se ci sono dei musicisti che devono suonare è necessario che tu dia loro una parte scritta e possibilmente scritta professionalmente.
Anche se sei tu a suonare alcune parti con i tuoi strumenti acustici è impossibile che tu possa farlo senza la relativa parte scritta. Cioè se come me, sei tu il pianista/organista, o il primo flauto della tua orchestra e anche uno dei coristi, non ti sarebbe semplicemente possibile suonare con il resto dell’orchestra, già registrata, senza le parti per gli strumenti che suonerai tu personalmente.
Quindi se ti sembra di avere un qualsiasi problema sull’argomento notazione ti invito a farmelo sapere così ci poniamo rimedio.

Devi tenere i "piedi" infilati saldamente nelle due staffe per superare ogni ostacolo
D’altra parte non è possibile utilizzare il solo programma di scrittura per la produzione. Quindi, indovina un po’... Nel percorso apprenderemo, passo passo, come approntare e utilizzare sinergicamente sia un programma di scrittura e sia una DAW.
Cioè creeremo quella che sarà la tua stazione di lavoro, sia per la composizione sia per la produzione.
Questi saranno i ferri del mestiere che ti daranno il controllo totale per comporre meglio e in modo più efficiente, e produrre poi quanto composto con standard professionali.
Non c’è niente da fare: qualsiasi sia il tuo livello di partenza oggi o la tua età, le tue competenze possono essere talmente amplificate, nel percorso IMJO compositori produttori, che non puoi neanche immaginare adesso le musiche che saprai scrivere e produrre, grazie al mettere in pratica ciò che apprenderai.
Riassumiamo i 9 dettagli professionali di cui abbiamo parlato oggi:
- 1Realizzare un brano ben scritto e ben prodotto è un processo formato da molti elementi. Tutti concorrono al risultato finale. Acquisire la loro conoscenza e saper utilizzare questi elementi rappresenta un totale cambio di livello professionale.
- 2
Ogni nota, o pausa, è importante. Cioè non c’è una nota di secondaria importanza.
- 3Se una nota o anche una frase, non è lì per uno scopo meglio cancellarla senza nessuna esitazione perché è sicuramente nociva alla buona riuscita del risultato finale.
- 4È assolutamente necessario fermare un’idea musicale: scriverla subito o registrarla. Un’idea, allo stato iniziale è una “proposta”, un flebile suggerimento. Se non le diamo importanza fermandola subito in modo concreto, probabilmente sparirà per sempre.
- 5
Il cervello annota ciò di cui noi prendiamo nota, e scarta il resto. Se vogliamo che la mente ci invii altre idee segnaliamole che fanno parte delle cose importanti, fissando quelle idee in qualche modo concreto.
- 6Per il compositore che diventerai seguendo il percorso IMJO è imprescindibile che tu usi la notazione musicale. Se hai problemi con questo fammelo sapere che lo risolviamo.
- 7Scrivere la musica ti è anche indispensabile per poter utilizzare, oltre ai virtuali, anche gli strumenti reali, suonati da te o da altri musicisti.
- 8Ci sono due modi per inserire la musica in un sistema midi: uno è usando i software chiamati DAW (Digital Audio Workstation), e l'altro è utilizzando i software di notazione musicale.
- 9Il compositore professionista attuale utilizza entrambi in congiunzione. Essi sono i ferri del mestiere e poiché ne diventerai padrone, seguendo IMJO, avrai il controllo di ogni elemento. Questo ti permetterà, giorno dopo giorno, di divenire il compositore per essere il quale esisti
Domande...?

Alla prossima, ciao.
Giuseppe
Ciao Maki, grazie per la domanda. Ti prego di scusare il ritardo della mia risposta. I brani scelti fino adesso sono realizzati totalmente con gli strumenti virtuali, compreso quelli dell’ultimo articolo che era sui brass. Questo per far rendere conto delle possibilità offerteci dall’era in cui viviamo. Ovviamente solo con conoscenze approfondite di tutto ciò di cui parliamo qui (armonia, contrappunto, strumentazione, orchestrazione, software, MIDI, produzione ecc.) si ottengono risultati tali che, in generale, non si sia in grado di riconoscere se sono strumenti virtuali o meno… Quindi i brani oltre a a far ascoltare i vari esempi di cui si parla in questi articoli fungono anche da dimostrazione tangibile di ciò che si può arrivare a fare grazie al percorso IMJO compositore-produttore. Ed è proprio per quest’obiettivo che lavoro costantemente allo sviluppo dei numerosi elementi dei relativi corsi di formazione professionali di questo percorso.
Vuol dire che nei brani orchestrali presenti sulla pagina sono realizzati con i suoni campionati? O una parte di essi sono registrati? Grazie.